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Sostegno alla genitorialità

Il sostegno alla genitorialità ha l’obiettivo di aiutare i genitori a capire meglio i propri figli e a trovare le soluzioni educative ottimali per loro.

La famiglia e la scuola come luoghi di formazione affettiva etico-sociale e cognitiva sono due realtà che possono essere comprese nella loro autonomia solo partendo dalla consapevolezza di una strettissima interazione tra esse, finalizzata alla costruzione delle personalità di ogni singolo individuo futuro adulto. Di fronte alle sollecitazione basate sul consumismo e sulla competitività, di fronte ad un rivolgimento di valori e significati della vita, si avverte l’esigenza di promuovere nuove competenze nel campo della genitorialità e nell’ambito scolastico che agiscano in sinergia verso una sola direzione: la prevenzione del disagio e la costruzione di un progetto di vita dei ragazzi.

Il sostegno alla genitorialità non si caratterizza solo come intervento a favore degli adulti, ma anche quale strumento prioritario e privilegiato di prevenzione del disagio nei figli, soggetti in età evolutiva a loro volta caratterizzati da una vulnerabilità che li può esporre a specifici rischi, laddove i ruoli parentali risultano deboli, deficitari o disfunzionali.

Un genitore affronta situazioni continuamente nuove, che richiedono risposte adatte e creative: per questo la condivisione di vissuti ed esperienze, la riflessione e il confronto con un esperto sulla relazione educativa possono essere di aiuto al genitore per svolgere in maniera adeguata e serena il suo ruolo.

Il sostegno alla genitorialità si prefigge di supportare i genitori nel loro ruolo, di promuovere la consapevolezza dell’importanza di tale compito e di accrescere e rafforzare le competenze educative dei genitori stessi.

 

Tutto ciò passa attraverso una maggiore comprensione del figlio (i suoi bisogni, le sue paure, il suo modo di comunicare, ecc…), di se stessi e della relazione con lui e una riflessione sugli atteggiamenti educativi e comunicativi messi in gioco nel rapporto. Con tali premesse sarà possibile quindi anche ripensare a nuove modalità di comportamento, di espressione e confronto con i propri figli.

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